mercoledì 2 novembre 2011

Un banchiere e tre bambini per risvegliarci dal torpore.

"Give a Wall St banker enough rope and he will hang himsel" (dai abbastanza corda ad un banchiere di Wall Street, e lui si impiccherà). Questa frase, che l'autore dice essere ispirata al modo di dire "se dai abbastanza corda ad uno stupido, egli si impiccherà da solo", campeggia, enorme, su un murales apparso qualche giorno fa nella città di Miami. La ciliegina sulla torta però è il fantoccio: Above, l'artista, l'ha appeso per il collo, con una corda, al cavo del telefono che corre sopra a quel muro. Si tratta di un fantoccio vestito come un tipico impiegato di Wall Street, con un completo nero e la classica valigetta da lavoro, da cui escono dei dollari. 


Above si rende conto che questa sua installazione è di forte impatto, ma si dice ancora più sconvolto nel vedere quanto potere abbiano in mano queste poche persone: è molto aggressiva, è sopra le righe, ma la situazione attuale è talmente grave che se una cosa del genere può aiutare a far riflettere, tanto meglio.

Questa notizia mi ha riportato immediatamente alla mente la performance di Cattelan che vide per un mese, dal 6 maggio al 6 giugno 2004, i fantocci di tre bambini appesi per il collo ad un albero secolare. In quel caso eravamo in Italia, Piazza XXIV maggio, Milano.


Le proteste ci furono, e furono anche tante, fortunatamente però l'installazione ebbe il benestare dell'allora sindaco Albertini. I tre bambini appesi sono una provocazione, vogliono raccontare la tensione che c'è nel mondo contemporaneo. Quello che ho provato io, guardando le foto di quest'opera tanto discussa, è stato disgusto. Inizialmente pensavo che fosse disgusto per l'idea stessa, poi mi sono informata, ho voluto sapere il perchè di questa pensata e ho voluto contestualizzarla.

Cattelan, dei suoi "bambini" dice:

“Non è un lavoro monumentale ma susciterà paura e probabilmente sarà giudicato eccessivo. È un intervento sul tema dell'infanzia, che è per me uno spazio di libertà e al contempo un posto di soprusi e violenze. Ma è anche il futuro e quindi è una riflessione su quello che ci sta accadendo intorno. È una specie di gogna che rappresenta il senso di violenza che sento dappertutto”.


Sia nel caso di Above sia in quello di Cattelan, quindi, è evidente l'intento di denuncia. I fantocci vengono usati per rendere manifesti soprusi e violenze che quotidianamente avvengono nella società in cui viviamo. Sono due esempi diversi sotto molti aspetti, ma quello fondante è lo stesso: il tentativo di far riflettere le persone. Trovo che questo sia un utilizzo molto nobile dell'arte, perchè secondo me deve essere uno strumento di comunicazione e, se è il caso, di denuncia. Nella modernità in cui viviamo, la maggior parte dell'attenzione viene riservata alle immagini (d'impatto e di veloce consumo) più che alle parole (che richiedono impegno e concentrazione), quindi se è con iniziative del genere che si riuscirà a stimolare la mente delle persone, allora è il caso di lavorarci su. Perchè questa società ha bisogno di uscire dal torpore delle immagini di routine e di essere risvegliata con qualcosa che, come una secchiata d'acqua fredda, colpisce e lascia il segno.


R.M.

4 commenti:

  1. L'accostamento che hai elaborato è molto interessante e credo sia anche riuscito bene, complimenti.
    Sono d'accordo su tutto ma vorrei dire qualcosa riguardo a Cattelan. Premesso che la sua arte mi affascina e non la giudico affatto volgare credo che risulti spesso fallimentare se intesa come arte di denuncia (perlomeno in questo caso specifico). Mi spiego meglio: le sue denunce sulla società contemporanea sono talmente raffinate, talmente elaborate tramite simboli, metafore e richiami di varia natura, che difficilmente arrivano a colpire nel segno. Difatti la gente, la maggior parte, reagisce con perplessità o con disgusto davanti a certe opere. Non ne comprende il senso, le considera banali provocazioni e non trova stimoli per andare a informarsi. E quando ciò avviene la "denuncia" finisce per essere fine a se stessa, riservata ai soliti salotti intellettuali (dove possiamo includere anche noi studenti universitari che, giusto ricordarlo, siamo comunque una forte minoranza nel paese) e in definitiva inutile.
    Diverso il caso di Above: la frase (che peraltro riprende un detto popolare) chiarisce ciò che altrimenti rischiava di essere frainteso o interpretato come un gratuito invito alla violenza (l'uomo impiccato). Non è così e l'autore in quel caso credo sia riuscito nel suo intento con grande efficacia.

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  2. Si forse è così, nel primo caso siamo di fronte ad un artista estraneo a questo tipo di manifestazioni, e che quindi ha cercato di rendere chiaro il suo messaggio. Per Cattelan invece queste cose sono pienamente nel suo stile e quindi forse pecca di presunzione nello sperare che le persone le capiscano, sapendo chi è lui. Anche a me inizialmente, all'epoca, aveva dato un moto di disgusto la sua opera .. non mi aveva colpita subito nel modo giusto, anche perchè ero molto più estranea all'arte di come sono ora. Il punto è anche che l'arte non può essere troppo esplicita, non sempre almeno, altrimenti perde quell'alone di curiosità e voglia di sapere che a mio parere deve stimolare. Quello che deve fare l'opera è incuriosire e far venire voglia di sapere di più, in questo modo le persone entrano in un mondo di significati e messaggi .. se è tutto già esplicito questo si perde ..

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  3. Beh, sono d'accordo con te sul fatto che l'arte non debba essere troppo esplicita, anche perché altrimenti diviene banale. Ma questo non vale se lo scopo è la denuncia sociale. La denuncia deve essere esplicita per natura, altrimenti non ha alcun valore. Ovviamente ciò non significa che Cattelan (o chiunque altro) debba stampare dei semplici cartelloni con sopra scritto "Abbasso la violenza nella società contemporanea" che è denuncia ma senza alcuna arte dietro.
    La genialità dell'artista sta proprio nel rendere immediati e comprensibili dei messaggi (specie se sono di denuncia) attraverso meccanismi raffinati e originali. In questo ad esempio credo che sia molto bravo il nostro adorato Banksy, per intenderci. Cattelan, senza nulla togliere alla bellezza della sua arte, è molto più criptico e per questo meno efficace, perlomeno se si intende la sua arte come opera di denuncia sociale.

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  4. certo, anche questo è vero, direi che Banksy è la giusta via di mezzo tra arte e comunicazione. Sono due stili diversi, quindi compararli forse diventa quasi offensivo, comunque siamo d'accordo sul fatto che Cattelan sia poco immediato, questo si.

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